Nella metà del XV° secolo la famiglia Sforza succedette ai Visconti come duchi di Milano. Francesco Sforza era un condottiero che, dopo un lungo servizio proprio sotto i Visconti, sposò l’unica figlia dell’ultimo duca Filippo Maria. Divenuti signori di Milano, gli Sforza assimilarono l’araldica dei Visconti – la vipera che magia il saraceno – così come alcune imprese. Solo due parole sul significato di impresa. A partire dal XIII secolo i nobili, soprattutto i cavalieri, sentirono il bisogno di avere anche un’insegna personale da affiancare all’araldica di famiglia, qualcosa che potesse esprimere le idee o le volontà del proprietario a prescindere dall’insegna della casata. Così le imprese personali progressivamente integrarono le insegne di famiglia fino a diventare, talvolta, parte delle insegne stesse.
La scenetta rappresenta un contingente di armigeri sforzeschi che abbinano all’insegna del biscione rappresentata sul palvese del balestriere, anche altre imprese provenienti dall’iconografia dei Visconti, o direttamente care allo Sforza.
Nello specifico abbiamo 2 rotelle (scudi rotondi) con le imprese della “Radia Magna” disegnata da Francesco Petrarca per Gian Galeazzo Visconti, ma anche l’ondato tipico delle insegne sforzesche.
Il cavaliere presenta invece una barda che abbina all’ondato l’impresa della scopetta, cara a Ludovico il Moro e quindi allo stesso Francesco Sforza.
Entrambi i fanti sono da scatola, di produzione AMIS, così come gli scudi rotondi ed il palvese. Il cavaliere proviene da una vecchia scatola rappresentante una figura tratta dai dipinti di Paolo Uccello. La testa del cavallo è stata modificata con un ricambio da una vecchia serie di collectors Airfix 54mm; la barda del cavallo è stata scolpita da diversi strati di stucco in base alla forma tipica dell’epoca. La testa del cavaliere è stata sostituita con un elmetto più corretto per l’epoca a cui sono state aggiunte le piume, sempre in base agli affreschi del già citato Paolo Uccello. La lancia del cavaliere è un’autocostruzione.
Francesco Sbarile
Mail: francescosbarile@yahoo.it
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