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Gli alfieri della battaglia di Anghiari

alfiere-di-Pier-Giovanpaolo-Orsini ensign-to-Pier-Giovanpaolo-Orsini

alfiere di Pier Giovanpaolo Orsini

Ecco il porta bandiera di Pier Giovanpaolo Orsini di Manupello, comandante generale dell’esercito fiorentino alla battaglia di Anghiari del 29 giugno 1440.

 

alfiere braccesco standard bearer Braccesco

porta bandiera dei bracceschi

Quest’altro è invece un porta bandiera del bracceschi con l’impresa del leopardo

 

alfiere attendolo ensign Attendolo

stendardo Attendolo

Ultimo, un cavaliere della compagnia di Micheletto Attendolo con lo stendardo personale del condottiero di Cotignola.

Tutti questi soldatini in scala 28 millimetri sono stati creai dal mio amico inglese Pete Smith.

Questo l’indirizzo del suo blog:

http://thegreatitalianwars.blogspot.co.uk/

Potrete ammirare bellissimi figurini e molte insegne davvero ben dipinte.

Fate un giro, ne vale proprio la pena.

 

 

La battaglia di Piombino 1448

copia battaglia di Piombino

 

Articolo apparso su “Soldatini” numero 82 del Maggio Giugno 2010

 

Il 2 giugno 1442 con l’entrata vittoriosa di Alfonso V d’Aragona a Napoli si decise una ventennale guerra tra angioini e aragonesi per la conquista del mezzogiorno d’Italia, dopo la quale il re aragonese in pochi mesi porterà a termine la conquista totale del Regno  partenopeo unendolo così all’Aragona e agli altri suoi possedimenti come la Sicilia, la Sardegna e la Corsica.

In seguito la sua attenzione si rivolgerà a settentrione in quanto egli ambiva ad allargare l’influenza politica e militare del regno di Napoli al centro e nord Italia. Tra le tante spedizioni belliche intraprese va ricordato il suo attacco alla Toscana del 1447 che si risolse con il fallito assedio di Piombino nel settembre 1448. Continua »

Presentazione libro battaglia di Anghiari

Questo libro aggiorna e completa gli articoli sulla battaglia di Anghiari che appaiono in questo sito.

 

Anghiari 29 giugno 1440

la battaglia, l’iconografia, le compagnie di ventura, l’araldica

 

Autore Massimo Predonzani

Editore Il Cerchio

 

Di tutte le battaglie italiane del ‘400, poche sono state tanto commemorate nella letteratura e nella pittura quanto la battaglia di Anghiari. Il motivo sta sicuramente nell’importanza strategica della vittoria fiorentina, infatti la città del giglio da quel giorno si liberò definitivamente dell’influenza milanese in toscana che durava ormai da cinquanta anni. Continua »

L’araldica della compagnia di ventura di Micheletto Attendolo nei suoi registri contabili.

marchetto da cotignola

Articolo pubblicato su “Soldatini” numero 77

L’archivio della Fraternita dei Laici di Arezzo conserva i libri contabili della  condotta di ventura di Micheletto Attendolo da Cotignola, cugino del noto  Muzio Attendolo Sforza.

Questi registri scritti da Francesco di Viviano, amministratore e contabile che seguì la condotta dal 1425 al 1448, arco di tempo dell’effettiva durata dell’attività militare della stessa in Italia, trattano  delle paghe dei capitani, dei soldati e di tutti i dipendenti,  anche dettagliatamente, oltre che di tutte le entrate e le uscite intese come : approvvigionamenti, acquisto di cavalli, armi, armature e tessuti  vari ( panni ecc.) per confezionare giornee, bandiere ecc.

Proprio queste ultime cose, cioè l’abbigliamento, gli stendardi, i pennacchi, le calze usati come simboli di riconoscimento all’interno della condotta sono oggetto della descrizione del presente  articolo insieme al  loro confronto, dove possibile, con l’iconografia del periodo. Continua »

La battaglia di Sommo o Cà del Secco presso Cremona 1427

La battaglia di Sommo o Cà del Secco presso Cremona 1427

battaglia di Cà Secca

i fanti di Agnolo della Pergola spingono i loro villici a riempire la fossa sotto il tiro dei veneziani

Nel 1427 si svolse nella località di Sommo, a pochi chilometri da Cremona, una grande battaglia che, a detta dei cronisti coevi, vide scontrarsi tra i due eserciti contendenti circa 70.000 uomini.

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