Nell’ambito degli eserciti di ventura che fra il XV ed il XVI secolo hanno scorrazzato per lo stivale, le truppe composte da mercenari di provenienza nostrana si discostavano per struttura ed armamento dal resto degli eserciti coevi.
Le figure principali presenti fra le fila di condottieri quali Pandolfo Malatesta o il Colleoni (o più correttamente Coglioni), per citarne solo due fra i molti, si differenziavano per funzione e quindi per armamento. Fra i combattenti “diretti” troviamo i rotellieri, armati di spada e scudo tondo, di dimensioni ridotte, che ingaggiavano nel corpo a corpo le truppe nemiche. Altri con la stessa funzione utilizzavano uno scudo ovale di dimensioni maggiori, ma sempre utile nello scontro non in linea. Continua »
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