Buongiorno, le sarei grato se potesse darmi un aiuto. Sto’ cercando di ricostruire gli stendardi da lancia di Braccio e ho un dubbio: lo stendardo con il leopardo era di colore bianco o giallo(o oro).Secondo lei portava anche uno stendardo da lancia con il montone rampante su sfondo giallo oppure solo il classico vessillo quadrato che veniva retto dal portabandiera per segnalare la posizione? e per ultimo, che forma aveva secondo lei lo stendardo da lancia? triangolare allungata o lungo con due svolazzi come nel suo bellissimo disegno? La ringrazio se vorra’ rispondermi. Massimo
Un’altra domanda. Il leopardo e’ sedito, ma all’interno di un cerchio composto da cosa,con intorno raggi? potrebbe spiegarmi, lei che ha avuto modo di analizzarlo meglio, la composizione dello stendardo stesso?
grazie. Massimo
Egregio signor Massimo
Il disegno su Braccio che ho pubblicato in questa pagina è un po’ datato. L’ho fatto molti anni fa come regalo per una persona appassionata dello stesso Fortebraccio, quando i miei studi sull’araldica militare del Rinascimento erano ancora agli inizi. Mi ero ripromesso da tempo di aggiornare il tutto ma gli impegni su un nuovo libro riguardante una battaglia del ‘500 che sto completando non me lo hanno ancora permesso.
Comunque cercherò di aiutarLa in quel che posso anche perché le notizie riguardo l’araldica militare dei bracceschi sono poche.
Si sa dal Minuti, biografo di Muzio Sforza, che i bracceschi portavano su giornee e bardature dei cavalli l’inquartato dell’ondato assieme al campo rosso che era la loro divisa dai tempi della loro militanza sotto il Barbiano. Questa divisa è visibile nell’illustrazione sulla barda del cavallo.
Il Campano nella Vita di Braccio ricorda la sua insegna del leopardo donatagli dalla famiglia Bentivoglio di Bologana.
Questo leopardo è l’impresa del condottiero o anche cimiero dello stemma dei Montone (stemma d’oro al caprone rampante di nero).
Il Graziani invece nel “Diario del Graziani”, Arch. Stor. Ital. XVI 1, 1850, p. 361, descrive i funerali postumi di Braccio elencando coperte di cavalli e bandiere appartenute a quest’ultimo.
Dice di bandiere gialle e nere con el montone, poi uno stendardo bianco con el leopardo (lo stendardo dal campo d’oro con il leopardo venne usato dal Piccinino), infine tre cavalli coperti di zendado (seta), gialli e neri, con el montone.
Dalle mie ricerche e dalle iconografie dell’epoca, solitamente gli stendardi principali avevano le due punte sul battente come nel disegno.
Da quello che si sa gli stendardi portati in battaglia dalle condotte di ventura del ‘400 erano molto pochi al massimo due, escluso lo stendardo della signoria che ingaggiava la condotta.
Molti in vece erano i pennoni da trombetta, circa uno per squadra.
Numerose anche le bandiere dei padiglioni da campo.
Purtroppo non ho ancora incontrato stendardi da lancia di quel periodo.
I Registri contabili di Micheletto Attendolo non ne fanno menzione. Anche nelle iconografie dell’epoca non si vedono.
Quello che si trova invece, come nella battaglia di San Romano conservata a Londra, in altri dipinti e nei Registri di Micheletto l’uso di dipingere l’impresa del capitano sulla lancia stessa.
Molto più pratico e meno costoso ( un pennone da trombetta costava 8 fiorini dove la paga base mensile di un cavaliere era di due fiorini).
Tanti saluti
Massimo Predonzani
La ringrazio per la sua risposta.Lei pensa che se il condottiero avesse battagliato per conto di terzi, non avrebbe portato con se’ lo stendardo propio,(Giallo con montone) ma l’impresa che in questo caso , secondo le scritture dovrebbe essere stedardo bianco con leopardo?Se invece avesse combattuto, come ha fatto, per se a Sant’ Egidio nel 1416, potrebbe averle esposte entrambe?Lei pensa che il colore del montone all’interno dello stendardo,sia plausibile in colore nero come sembra che dice il Graziani,( anche se lui effettivamente parla di bandiere gialle e nere con il montone)oppure in colore al naturale come nell’afresco (conservato benissimo) dipinto dopo che Braccio divenne signore,esposto nella sala dei notari in Perugia?
Probabilmente Braccio portava ambedue gli stendardi in battaglia.
Riguardo al colore del montone propendo per il Graziani, nell’800 hanno restaurato e ridipinto molti affreschi quattrocenteschi e non sempre in maniera precisa.
Arrivederci
Massimo
Buongiorno, le sarei grato se potesse darmi un aiuto. Sto’ cercando di ricostruire gli stendardi da lancia di Braccio e ho un dubbio: lo stendardo con il leopardo era di colore bianco o giallo(o oro).Secondo lei portava anche uno stendardo da lancia con il montone rampante su sfondo giallo oppure solo il classico vessillo quadrato che veniva retto dal portabandiera per segnalare la posizione? e per ultimo, che forma aveva secondo lei lo stendardo da lancia? triangolare allungata o lungo con due svolazzi come nel suo bellissimo disegno? La ringrazio se vorra’ rispondermi. Massimo
Un’altra domanda. Il leopardo e’ sedito, ma all’interno di un cerchio composto da cosa,con intorno raggi? potrebbe spiegarmi, lei che ha avuto modo di analizzarlo meglio, la composizione dello stendardo stesso?
grazie. Massimo
Egregio signor Massimo
Il disegno su Braccio che ho pubblicato in questa pagina è un po’ datato. L’ho fatto molti anni fa come regalo per una persona appassionata dello stesso Fortebraccio, quando i miei studi sull’araldica militare del Rinascimento erano ancora agli inizi. Mi ero ripromesso da tempo di aggiornare il tutto ma gli impegni su un nuovo libro riguardante una battaglia del ‘500 che sto completando non me lo hanno ancora permesso.
Comunque cercherò di aiutarLa in quel che posso anche perché le notizie riguardo l’araldica militare dei bracceschi sono poche.
Si sa dal Minuti, biografo di Muzio Sforza, che i bracceschi portavano su giornee e bardature dei cavalli l’inquartato dell’ondato assieme al campo rosso che era la loro divisa dai tempi della loro militanza sotto il Barbiano. Questa divisa è visibile nell’illustrazione sulla barda del cavallo.
Il Campano nella Vita di Braccio ricorda la sua insegna del leopardo donatagli dalla famiglia Bentivoglio di Bologana.
Questo leopardo è l’impresa del condottiero o anche cimiero dello stemma dei Montone (stemma d’oro al caprone rampante di nero).
Il Graziani invece nel “Diario del Graziani”, Arch. Stor. Ital. XVI 1, 1850, p. 361, descrive i funerali postumi di Braccio elencando coperte di cavalli e bandiere appartenute a quest’ultimo.
Dice di bandiere gialle e nere con el montone, poi uno stendardo bianco con el leopardo (lo stendardo dal campo d’oro con il leopardo venne usato dal Piccinino), infine tre cavalli coperti di zendado (seta), gialli e neri, con el montone.
Dalle mie ricerche e dalle iconografie dell’epoca, solitamente gli stendardi principali avevano le due punte sul battente come nel disegno.
Da quello che si sa gli stendardi portati in battaglia dalle condotte di ventura del ‘400 erano molto pochi al massimo due, escluso lo stendardo della signoria che ingaggiava la condotta.
Molti in vece erano i pennoni da trombetta, circa uno per squadra.
Numerose anche le bandiere dei padiglioni da campo.
Purtroppo non ho ancora incontrato stendardi da lancia di quel periodo.
I Registri contabili di Micheletto Attendolo non ne fanno menzione. Anche nelle iconografie dell’epoca non si vedono.
Quello che si trova invece, come nella battaglia di San Romano conservata a Londra, in altri dipinti e nei Registri di Micheletto l’uso di dipingere l’impresa del capitano sulla lancia stessa.
Molto più pratico e meno costoso ( un pennone da trombetta costava 8 fiorini dove la paga base mensile di un cavaliere era di due fiorini).
Tanti saluti
Massimo Predonzani
La ringrazio per la sua risposta.Lei pensa che se il condottiero avesse battagliato per conto di terzi, non avrebbe portato con se’ lo stendardo propio,(Giallo con montone) ma l’impresa che in questo caso , secondo le scritture dovrebbe essere stedardo bianco con leopardo?Se invece avesse combattuto, come ha fatto, per se a Sant’ Egidio nel 1416, potrebbe averle esposte entrambe?Lei pensa che il colore del montone all’interno dello stendardo,sia plausibile in colore nero come sembra che dice il Graziani,( anche se lui effettivamente parla di bandiere gialle e nere con il montone)oppure in colore al naturale come nell’afresco (conservato benissimo) dipinto dopo che Braccio divenne signore,esposto nella sala dei notari in Perugia?
La ringrazio per il suo tempo.
Massimo
Probabilmente Braccio portava ambedue gli stendardi in battaglia.
Riguardo al colore del montone propendo per il Graziani, nell’800 hanno restaurato e ridipinto molti affreschi quattrocenteschi e non sempre in maniera precisa.
Arrivederci
Massimo
Salve Giuseppe Piccinini buondi’
Potrebbe dimmi lo stemma Del Piccinino ? Discendente Del Niccolo ‘ lo vorrei appendere in casa.